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RICHIESTA INDENNITA’ DI FREQUENZA NON SOLO PER RAGAZZI CON DSA

Il tema dell’indennità di frequenza genera spesso confusione, non essendo chiaro alle famiglie con figli DSA o BES, se sia possibile ottenere il beneficio economico mensile elargito dall’INPS.

L’unico requisito sanitario che la Commissione ASL deve accertare per concedere l’indennità è se il soggetto richiedente abbia “difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età”.

Questo significa che tutti i ragazzi con diagnosi differenti possono ottenere il beneficio dell’indennità se hanno difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, che sostanzialmente significa mancanza di autonomia nel lavoro pomeridiano a casa, dunque necessità di frequentare dopo scuola specializzati, essere supportati da Tutors, da insegnanti privati a casa, senza i quali sarebbe molto difficoltoso per questi ragazzi fare fronte alle ordinarie commesse scolastiche.

Dunque, al di là del tipo di diagnosi, che certamente possono fornire indicazioni ed indizi sul grado di autonomia dei ragazzi, solo dalla sussistenza del requisito sanitario delle “difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età” consegue il diritto all’indennità di frequenza, ovviamente se le Commissioni lo valutano correttamente.

Quindi anche ragazzi  con ADHD, Sindrome di Asperger, sindrome di Klinefelter ect.., potrebbero ricevere l’indennità, ma solo se si dimostra una loro mancanza di autonomia nella gestione ordinaria dei compiti pomeridiani.

Nel caso le Commissioni non concedano l’indennità è sempre possibile fare ricorso al Giudice del Lavoro, mediante un procedimento molto rapido, ovviamente dopo avere sentito il parere di professionisti qualificati.

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